Platypittamys brachyodon Wood 1949

(Da: www.sciencephotogallery.com)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Rodentia Bowdich, 1821
Famiglia: Octodontidae (Waterhouse, 1839) McKenna M.C. & Bell S.K., 1997
Genere: Platypittamys Wood, 1949
Italiano: Platipittamio
Descrizione
Il Platypittamys brachyodon venne descritto per la prima volta nel 1949 da A. E. Wood, sulla base di resti fossili ben conservati e completi, ritrovati nella zona nota come Crater Lake Beds o Scarritt Pocket, nella provincia di Chubut in Argentina; l'arenaria vulcano clastica ha permesso una notevole abbondanza di resti fossili di questo roditore, e ha restituito anche i fossili del caratteristico noto ungulato Scarrittia. Il Platypittamys è stato inizialmente avvicinato agli eretizontidi, i porcospini americani; successive analisi hanno indicato che la sottofamiglia a cui apparteneva (Acaremyinae) era in realtà distinta dagli eretizontidi, ed era da classificare come famiglia a sé stante (Acaremyidae), pur nell'ambito del gruppo degli Octodontoidea. Questo animale doveva essere di piccole dimensioni, e non doveva superare i 30 centimetri di lunghezza (coda compresa). L'aspetto doveva essere abbastanza simile a quello dell'attuale degu (Octodon degus). Era caratterizzato da premolari e molari a corona bassa (brachiodonti, come indica anche l'epiteto specifico). I molari inferiori erano dotati di una seconda sinclinale poco profonda e si consumavano velocemente a causa dell'usura. I premolari erano più semplici di quelli dei porcospini americani come l'ursone (Erethizon dorsatum). Il massetere non penetrava nel canale suborbitale. Le mani e i piedi erano pentadattili, e le ossa delle zampe indicano che questo animale era un roditore terricolo piuttosto veloce. La coda era molto lunga e piuttosto sottile.
Diffusione
È un roditore estinto, appartenente agli octodontoidi. Visse nell'Oligocene superiore (circa 28 - 24 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.
Bibliografia
–A. E. Wood. 1949. A new Oligocene rodent genus from Patagonia. American Museum Novitates, 1435:1-54.
–A. E. Wood and B. Patterson. 1959. The rodents of the Deseadan Oligocene of Patagonia and the beginnings of South American rodent evolution. Bulletin of the Museum of Comparative Zoology, 120: 279-428.
–M. Arnal and M. G. Vucetich. 2015. Main radiation events in Pan-Octodontoidea (Rodentia, Caviomorpha). Zoological Journal of the Linnean Society, 175: 587-606.
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Data: 06/11/1990
Emissione: La natura nel Cenozoico Stato: Guyana Nota: Emesso in un foglietto di 20 v. diversi |
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